Siamo a metà settimana , già si sente nell’aria la voglia di pescare(io la sento anche quando dormo ahahaha) soprattutto si sente da parte di Alessandro, che avendo il week end libero dopo qualche settimana che non pesca, è caldissimo e ovviamente non vede l’ora di stare sul fiume .
Tra un messaggio, una chiamata e l’altra si decide dove andare senza dover fare 1000 km come al solito, in più ogni volta mi fa presente che non ha ancora preso un temolo quest’anno e vuole assolutamente “STEMOLARSI” .
Tra le varie opzioni finalmente optiamo per il Noce! Ringrazio il mitico Nando, assiduo frequentatore del Noce, membro del consiglio del Mosca Club Piacenza, che mi ha indicato dove poter fare i permessi e i tratti migliori che andavano assolutamente pescati...tanto precise che ci mancava solo che mi dicesse le correntine dove bollano.
Dopo le ultime chiamate al guardia pesca del posto per le condizioni del fiume le quali sembrano buone, la preparazione delle ultime mosche , la decisione dell’attrezzatura, e un breve sguardo alle foto del posto su internet, arriva anche il sabato mattina. Siamo carichi e trepidanti dall’emozioni di questa avventura in un fiume per noi nuovo.
Durante il viaggio Ale è carichissimo ma c’è la solita maledizione del temolo che lo turba, vuole il temolo, lui oggi deve prendere un temolo, deve rompere l’incantesimo, non sta bene, si contorce come la protagonista dell’ Esorcista e vuole sto benedetto temolo! Mentre siamo in auto gli dico: “ma con tutte le marmore XXL cosa te ne fai dei temoli?” ……ma questa è un altra storia.
Finalmente arriviamo, ci siamo, facciamo il permesso in bar e si va subito nel primo posto che Nando ci aveva indicato.
Si presenta con una lunghissima lama con piccole correnti e massi, i livelli sono un poco alti a causa della pioggia intensa durante la notte ma pescabilissimi. Mi sporgo dal ponte e vedo un pesce in acqua di buone dimensioni e nel sottoriva vedo subito una bollata.
Non male come inizio, decidiamo però che questo tratto, particolarmente adatto alla pesca a secca lo pescheremo in serata sperando nel “coup de soir”. Così saliamo con l’auto qualche km a monte dove il fiume diventa più stretto e piccolo.
Ci cambiamo velocemente, prepariamo l’attrezzatura e siamo pronti.
Finalmente in acqua, non vedevo l’ora!
Il tratto scelto si presenta un po’ più piccolo e stretto con vari cambi di conformazione , raschi, lame, correntine, buche e soprattutto ciò che lo rende davvero incantevole è la presenza massiccia del meraviglioso ranuncolo in fiore che da un tocco magico alle piane .
Inizio a pescare a ninfa visto i livelli un po’ alti, pesco il mio sottoriva e le correnti medio veloci al centro prendendo subito qualche trota marmorata e qualche ibrido, pesci splendidi di gran forza e dalla livrea bellissima.
Ok la poesia, ok la ninfa, ok le marmorate… ma Ale??? Non vedo Ale… lo chiamo e lui è appena sotto di me di 50 mt ma siccome la vegetazione è fitta non lo vedo , mi dice che non ha ancora preso niente gli dico da venire da me e pescare appena sopra in un bel punto. Motivato arriva ..e mi dichiara che prenderà il dannato Temolo, il temolo mannaro, il pesce dai mille incubi ……ma per ora l’incubo è che ha iniziato a piovere e con una discreta intensità.
Ecco Ale …. hot spot…hot cast...hot man…prima passata e boooooooooooooooom! Incannaaaaaatoooooooo !!!!
Grande Aleeeeee! Lo vedo davvero impegnato e un po’ in difficoltà. Corro ad aiutarlo col guadino perché il pesce sta scendendo a valle e Ale non può spostarsi più di tanto visto la zona infrascata. Tiene bene il pesce e lo riporta vicino con calma, ancora qualche istante e qualche fuga del pesce e finalmente arriva al guadino un bellissimo temolo forte e in salute.
Due foto di rito velocissime e rilascio immediato ma sopratutto scappotto col botto!
Ale è contentissimo, io più di lui perché finalmente ha preso quello che desiderava da tempo e poi c’è stato un ottimo gioco di squadra che ha contornato il tutto.
Inizia a piovere davvero forte ..acqua ovunque ..fuori e dentro (l’acqua è penetrata attraverso la giacca impermeabile, ma le catture si susseguono con costanza e proprio lì nel posto del temolo ma qualche metro a monte Ale prende una stupenda marmorata, la scena si ripete, corro subito da lui a valle, la trota cerca di scappare appena mi vede e riguadagna il centro del fiume. Ale la riporta vicino e dopo qualche istante guadino il pesce che cercava di infilarsi tra le gambe, che dire… bravissimo Ale e tenacia premiata!
Continuiamo a risalire, facciamo un tratto a testa pescando sempre a ninfa vista la totale assenza di bollate.
Purtroppo le catture iniziano a diminuire e l’azione di pesca inizia a diventare un po’ ardua, la pioggia è fitta e noto che il livello del fiume si sta alzando ma molto lentamente, prendiamo le ultime difficili trote fino a che Ale mi dice di aver visto una trota di grosse dimensioni mossa da una trotella appena presa da lui….occasione da non perdere ….Ale mi cede il posto e vado a provare in tutti i modi per cercare di prendere quel pesce…provo a ninfa ma soprattutto a streamer, ci provo per mezzora ma nulla da fare, non si vede e per questa volta vince lei.
Vista l’ora circa le 15.00, decidiamo di andare a mangiare qualcosa nel bar più vicino: piadina, coca, quattro risate e scambio di foto fanno da padroni. Non piove più, fine break e ci dirigiamo nel posto dove volevamo fare il coup de soir …purtroppo c’è il doppio dell’acqua perché hanno aperto lo scarico della centrale…poco male, andiamo a pescare appena sopra lo scarico .
Purtroppo anche li i livelli sono cresciuti causa pioggia della mattina, iniziamo a pescare a ninfa con qualche cattura, il pesce non si muove tantissimo e dopo un’oretta l’acqua diventa grigia e quasi impescabile.
Risaliamo ancora un po’ trovando lunghe lame, ma l’attività a galla è quasi zero se non una bollatina nel sottoriva opposto. Ale stacca le sue ninfe e monta una secca di generose dimensioni, qualche lancio e il primo pesce a secca viene a guadino.
Aspettiamo fino alle 20.30 l’acqua non migliora per niente, anzi peggiora ancora, prendo l’ultimo pesce della giornata a secca ma le condizioni non sono a nostro favore. Non ci resta che chiudere le canne e rimandare il tanto desiderato “coup de soir” ad altra occasione. A presto Noce!
Concludendo abbiamo passato veramente una bella giornata ricca di emozioni, in un bellissimo posto, da noi non ancora pescato, rispettando sempre l’ambiente e la natura che ci circonda, sicuramente ritorneremo, sperando per il futuro in condizioni migliori.
Autore: Matteo Bessi